Brevi cenni storici
La seconda guerra mondiale colpì anche il paese di Poggio seppure non in maniera irreparabile. L'8 di agosto del 1944 il paese subì un forte cannoneggiamento che causò le più grosse distruzioni e alcune vittime. In quel periodo, tra la fine del luglio 1944 e il 10 settembre dello stesso anno, circa mille poggesi trovarono rifugio nella Villa, luogo atto ad offrire una sicura protezione dai bombardamenti. Nella loro fuga disordinata, le truppe tedesche non si scordarono però di far saltare i ponti sull'Ombrone e il Ponte di Ferro opera dell’ingegnere Alessandro Manetti: quest'ultimo era un pregevole esempio di ingegneria civile degli inizi dell’800, uno dei primi esempi di ponte sospeso a cavi metallici in ferro. Del ponte, che univa il giardino della Villa alla cascina di Poggio a Caiano-Tavola, restano oggigiorno i due grandi portali in pietra. Dopo la seconda guerra il paese ha conosciuto rapide trasformazioni economiche: all'industria della paglia si è sostituita quella dei filati e della maglieria. Tale sviluppo è culminato nella separazione da Carmignano, di cui Poggio era una frazione, e nella costituzione del Comune, (14 luglio 1962). Tale scissione va interpretata nel quadro del processo economico che ha interessato in maniera diversa i due Comuni. Carmignano, inserito in un tessuto economico di carattere essenzialmente agricolo, ha avvertito quegli scompensi derivanti dalla generale crisi che ha investito l'agricoltura italiana, mentre Poggio a Caiano, anche per la favorevole ubicazione tra Prato, Pistoia e Firenze accentuava il suo sviluppo economico in direzione artigianale ed industriale, inserendosi a poco a poco nell'area economica pratese, caratterizzata dalle attività tessili laniere.
Bibliografia