Anche nel Comune di Poggio a Caiano si sta sentendo la scia del calo di natalità che dal 2022 sta caratterizzando l’Italia come tanti altri Paesi europei. Questo fenomeno, naturalmente, si ripercuote sulle iscrizioni scolastiche ed in particolare sulle scuole primarie. Nel nostro Comune, rispetto all’anno scolastico 2021/22 gli iscritti al primo anno della scuola primaria statale sono passati da 124 a 97, una diminuzione che sfiora il 22%.
La diminuzione dei bambini sta facendo subito vedere i suoi effetti sul futuro della classe prima della scuola primaria ‘De Amicis’, la cui partenza è incerta per il numero esiguo di iscrizioni.
“Come amministrazione comunale abbiamo incontrato i genitori – spiega l’assessore all'istruzione Patrizia Cataldi – per sensibilizzarli attraverso nuove o modificate iscrizioni ma anche per sentire le loro richieste. Per il prossimo anno scolastico 2025/26 chiederemo all'ufficio scolastico provinciale, insieme al dirigente scolastico del plesso Silvia Torrigiani, una eventuale deroga al numero di iscritti mentre per il futuro la scuola ha intenzione di proporre offerte educative e formative che possano attirare l’attenzione delle famiglie non solo di Poggio a Caiano ma anche dei paesi limitrofi e che appoggeremo senz'altro.
Oltretutto, il plesso "De Amicis" ha avuto di recente un forte investimento da parte del Comune perché sono stati cambiati tutti gli infissi per un valore di 180mila euro. Inoltre, sono di questi giorni gli interventi di pulitura grondaie, riposizionamento delle tegole sul tetto dell'edificio, imbiancatura degli ambienti della refezione scolastica e sono allo studio migliorie del giardino e del parco giochi.
“Infine, come amministrazione comunale – termina l’assessore alla pubblica istruzione Patrizia Cataldi - abbiamo cercato di venire incontro alle difficoltà delle famiglie predisponendo, ad esempio, agevolazioni per il servizio mensa per chi ha due, tre o più figli che usufruiscono del servizio, per i quali è previsto uno sconto del 20% o 30% perché le famiglie numerose sono una ricchezza per la società. Sono pochissimi i Comuni che hanno predisposto un piano tariffario dei servizi scolastici che aiuta le famiglie numerose”.