Una mattinata alle Scuderie medicee dedicata ai ragazzi delle scuole medie di Poggio a Caiano per parlare di tossicodipendenze e dei rischi imputabili al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’iniziativa, organizzata dalla Polizia municipale, è parte di un più ampio progetto finanziato dal Ministero dell'interno e finalizzato a prevenire e contrastare l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti nel territorio comunale con particolare attenzione alla scuola.
“Questi due anni di pandemia – dichiara il sindaco Francesco Puggelli - hanno generato nuove fragilità e acuito quelle esistenti, in particolare nei nostri ragazzi, esponendoli maggiormente al fenomeno delle tossicodipendenze. Adesso servono risposte concrete ai loro bisogni e a noi Istituzioni spetta il compito di offrire soluzioni con cui arginare le loro fragilità e vulnerabilità. Il progetto che oggi presentiamo ufficialmente è da questo punto di vista uno strumento prezioso poiché mette a disposizione della nostra comunità più risorse e strumenti utili a contrastare il fenomeno in un ambiente come quello della scuola, che è da tutelare in modo prioritario”.
La giornata formativa e divulgativa di questa mattina, rivolta agli studenti delle 6 classi terze della scuola media Mazzei, ha visto alternarsi gli interventi di professionisti e testimoni diretti. Dopo i saluti del Sindaco ha preso la parola il Comandante della Polizia municipale Matteo Maria Berti per presentare il progetto e le sue finalità.
“Il progetto che abbiamo candidato al finanziamento ministeriale – spiega il Comandante - prevede specifiche azioni rivolte a prevenire e a reprimere lo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani, attraverso azioni di sensibilizzazione, di formazione e di confronto, come quella di questa mattina, ma anche attraverso l’intensificazione dei controlli della Polizia nei luoghi di aggregazione giovanile in stretta collaborazione con i Carabinieri. Tutto questo allo scopo di avvicinare i giovani e far crescere la loro fiducia nei confronti delle donne e degli uomini in divisa e di quello che queste persone possono fare per la loro sicurezza ed il loro benessere”.
“Come abbiamo scritto nei volantini divulgativi del progetto – prosegue Berti - “La droga ci uccide”, questo significa che siamo tutti parte di una comunità e quando siamo sotto l’effetto di droghe, con i nostri comportamenti, mettendoci per esempio alla guida, possiamo coinvolgere e fare del male ad altri accanto a noi”.
L’Arma dei Carabinieri, rappresentata dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Prato Sergio Turini e dal Comandante della stazione dei Carabinieri di Poggio, Stefano Massimino, ha raccontato ai giovani studenti le proprie attività sul territorio, con un cenno anche alle esperienze di contrasto alle droghe a livello sia nazionale che internazionale.
La mattinata di formazione e sensibilizzazione è poi proseguita con gli interventi e le testimonianze dello psicoterapeuta del servizio dipendenze della ASL di Prato Marco Gabbiani, dei rappresentanti della Lorenzo Guarnieri onlus e della Gabriele Borgogni onlus, due associazioni vittime della strada, ed infine di Vanessa, una giovane donna che ha vissuto in prima persona un incidente stradale sotto effetto di sostanze stupefacenti. Il Dirigente scolastico Alessandro Lattanzi, nell’accogliere con favore il progetto e le sue finalità, ha sottolineato il grande valore della comunità, composta da famiglie, scuola, istituzioni, forze dell’ordine, nella prevenzione e nel contrasto al fenomeno dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti.